Comunicato Cusgr (Consulta universitaria di Storia greca e romana); Sismed (Società italiana per la Storia medievale), Sisem (Società italiana per la storia dell’età moderna), Sissco (Società italiana per lo studio della storia contempoanea)
Hanno aderito: SiDidaSt (Società italiana di didattica della storia), Sisi (Società italiana di Storia internazionale), Sis (Società italiana delle storiche), Aiph (Associazione italiana di Public History), Sissi (Società italiana per lo studio della Storia delle istituzioni), Sisam (Società italiana di Storia ambientale), Sislav (Società italiana di Storia del lavoro).
A partire dallo scorso autunno il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha annunciato in più occasioni l’intenzione di rivedere i programmi scolastici sviluppando «quel pensiero critico con cui affrontare la complessità del nostro tempo, in un mondo in continuo cambiamento». A tale fine il ministro ha sostenuto a suo tempo la centralità che in questo disegno dovrebbe ricoprire lo studio della storia e della geografia. Il Ministro sta procedendo ora alla nomina di una Commissione incaricata di «formulare proposte per la revisione delle Indicazioni nazionali e delle linee guida» relative a tutti i cicli scolastici, dalle scuole elementari fino all’esame di maturità. Le Società degli storici e delle storiche da noi presiedute constatano con sorpresa e rammarico che tale commissione è composta solo ed esclusivamente da pedagogisti e pedagogiste, senza neppure la partecipazione di un solo membro riconducibile all’insegnamento della Storia e di altre discipline insegnate nei cicli scolastici della Scuola italiana. Le Società degli storici e delle storiche da noi qui rappresentate sono convinte che ogni disciplina abbia un metodo di insegnamento specifico e non esista dunque un metodo di insegnamento universale applicabile a ogni materia. Auspicano pertanto che questa distorsione possa essere corretta nell’immediato futuro attraverso forme di sistematica e istituzionale collaborazione con le Società stesse, e chiedono al Ministro la partecipazione diretta dei presidenti o di loro delegati nell’eventuale formazione di sottocommissioni e nella loro audizione presso la Commissione, al fine di esprimere pareri e indirizzi.