Premio Gisa Giani 2011, X edizione

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Pubblicato il 10 Febbraio 2011

La decima edizione del Premio “Gisa Giani”, bandito dall’ICSIM con il patrocino del Comune di Terni e con la collaborazione della Società Italiana delle Storiche, è stato vinto ex-aequo da

Francesca Tacchi per il volume
Eva togata. Donne e professioni giuridiche in Italia dall’Unità ad oggi (UTET, 2009)

Adele Cambria  per il volume
Nove dimissioni e mezzo. Le guerre quotidiane di una giornalista ribelle (Donzelli, 2010).

La premiazione, organizzata dall’ ICSIM e dall’Archivio di Stato di Terni nell’ambito della Festa della Donna 2011 e delle celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia,   si terrà martedì 8 marzo 2011 alle ore 16,00 presso la Sala Gisa Giani dell’Archivio di Stato (Palazzo Mazzancolli, via Cavour, 28 – Terni)

Programma della giornata di premiazione

Introduce
Marilena Rossi Caponeri (Direttore dell’Archivio di Stato di Terni)

Saluti

Leopoldo Di Girolamo (Sindaco del Comune di Terni)
Stefania Cherubini
(Assessore alla Cultura, Beni ed Attività Culturali, Università e Pubblica Istruzione della Provincia di Terni)
Catiuscia Marini
(Presidente della Giunta Regionale dell’Umbria)

Interventi
Mario Tosti
(Presidente dell’Istituto per la Storia dell’Umbria Contemporanea)
Patrizia Guarnieri
(Università di Firenze; Società Italiana delle Storiche)

Presentano le opere vincitrici della decima edizione del Premio “Gisa Giani”
Fausto Cardella
(Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Terni)
Anna Mossuto
(Direttrice “Corriere dell’Umbria”)

Coordina
Franco Giustinelli
(Presidente dell’ ICSIM)

Saranno presenti le autrici.

Componenti la Commissione Giudicatrice
Teresa Bertilotti (Società Italiana delle Storiche), Patrizia Guarnieri (Università di Firenze), Maria Rosaria Porcaro (Università di Perugia), Laura Schettini (Società Italiana delle Storiche) e Mario Tosti (Università di Perugia; Presidente della Commissione Giudicatrice).

Gisa Giani (Terni, 1924-1986)
Cultrice di storia locale. La sua attività presso la Biblioteca civica di Terni la portò a sviluppare un forte interesse per la storia della città, cui si dedicò con straordinaria passione. Ebbe una particolare attenzione per la storia delle donne, cui contribuì, tra l’altro, con il volume Donne e vita di fabbrica a Terni (Sigla Tre, 1985) che descrive il lavoro femminile nelle fabbriche tessili ternane. Fondamentale per gli studi e le ricerche sulla storia locale è la sua Raccolta di voci bibliografiche su Terni e territorio pubblicata a cura della Deputazione di Storia Patria per l’Umbria nel 1977, ricerca poi completata con l’approfondimento sulle problematiche dell’industrializzazione con il volume Terni. Cento anni d’Acciaio. Bibliografia dell’industrializzazione (Sigla Tre, 1984). Colpita da grave malattia, che ne ostacolò fortemente l’attività di ricerca, continuò tuttavia fino alla fine nella sua opera, prodigandosi con generosità e impegno.

 

Francesca Tacchi
Insegna Storia del Giornalismo e Storia Contemporanea presso l’Università degli Studi di Firenze. Si occupa di storia dell’Italia contemporanea e di storia delle professioni, su cui ha pubblicato monografie e saggi in particolare sugli ingegneri e, soprattutto, sugli avvocati. Tra le sue pubblicazioni: Gli avvocati italiani dall’Unità alla Repubblica (il Mulino 2002), Avvocati a Milano. Sei secoli di storia (Skira 2004, cocuratrice del catalogo della mostra); Fascismo (Giunti 2008); sono in corso di stampa Professione forense e potere giudiziario in Italia 1900-2000, insieme a Vittorio Olgiati (Giuffré 2011) e, a sua cura, Professioni e potere a Firenze. Dalla Restaurazione alla caduta del fascismo (FrancoAngeli 2011). Componente del Centro per lo Studio delle Professioni di Bologna, ha contribuito all’Atlante delle professioni (a cura di Maria Malatesta, BUP 2009); collabora con varie riviste di storia contemporanea ed è membro del comitato direttivo di “Passato e presente”.

Il suo volume Eva Togata. Donne e professioni giuridiche in Italia dall’Unità ad oggi, con grande ricchezza e originalità di fonti, ricostruisce il processo di femminilizzazione delle professioni giuridiche. Le vicende di alcune protagoniste non diventano mai paradigmi di eccezionalità, ma pur in un contesto circoscritto, quale era quello delle laureate in giurisprudenza, riescono a far emergere il quadro di fondo, normativo e socio-politico, e i percorsi contraddittori di un Paese in cammino verso la modernità. La narrazione infatti fa venire a galla un percorso travagliato nel quale la persistenza di antichi stereotipi sulla donna si impasta con le ideologie e le posizioni culturali di ambienti e partiti politici. Un volume che aiuta a comprendere la storia d’Italia e le sue antinomie, ma che non sfugge ad analisi più complesse, lontane da toni trionfalistici, per interrogarsi sull’effettivo apporto delle donne al mondo del diritto. (dalla valutazione della Commissione Giudicatrice)

 

Adele Cambria
Scrittrice, attrice, autrice di teatro e di televisione, tra le prime animatrici del movimento femminista in Italia e pioniera del giornalismo al femminile, ha esordito come giornalista nel 1956 sul quotidiano “Il Giorno”, collaborando anche a “Il Mondo”. Ha scritto per “Paese-Sera”, per “l’Espresso”, per “L’Europeo”, per “La Stampa”, per “Il Messaggero” e per “l’Unità”. Come inviata de “L’Europeo” a Reggio Calabria, Cambria ha raccontato la rivolta di Reggio dell’estate del 1970, ed ha incontrato Adriano Sofri, partecipando al progetto editoriale di “Lotta Continua”. Ha diretto “Effe”, la prima rivista femminista italiana in vendita nelle edicole.

Il suo libro Nove dimissioni e mezzo. Le guerre quotidiane di una giornalista ribelle è la storia di una donna che ha fatto la storia del giornalismo italiano degli ultimi cinquant’anni. Un racconto portato avanti sul filo della memoria, con integrazioni di testimonianze giornalistiche ed epistolari. Una scrittura naturale e vivace che dipinge con acutezza e spesso con ironia le difficoltà che hanno incontrato le donne che hanno avuto l’audacia di mettersi al servizio della scrittura. Da un osservatorio privilegiato, quale quello dei maggiori quotidiani italiani, con grande spirito critico, illumina personaggi ed eventi della difficile transizione dell’Italia verso la modernità. (dalla valutazione della Commissione Giudicatrice).

 

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Nelle precedenti edizioni il premio Gisa Giani è stato assegnato a:

  • 2002 Barbara Curli, Italiane al lavoro, 1914-1920, Marsilio, Venezia 1998.
  • 2003 Raffaella Baritono, La democrazia vissuta. Individualismo e pluralismo nel pensiero di Mary Parker Follett, La Rosa, Torino 2001.
  • 2004 Stefania Bartoloni, Italiane alla guerra. L’assistenza ai feriti 1915-1918, Marsilio, Padova 2003.
  • 2005 Maria Pia Casalena, Scritti storici di donne italiane. Bibliografia 1800-1945, Leo S. Olschki, Firenze 2003.
  • 2006 Barbara Curli (a cura di), Donne imprenditrici nella storia dell’Umbria. Ipotesi e percorsi di ricerca, Franco Angeli, Milano 2005.
  • 2007 Alessandra Gissi, Le segrete manovre delle donne. Levatrici in Italia dall’Unità al fascismo, Biblink, Roma 2006.
  • 2008 Lorenza Maluccelli, Lavori di cura. Cooperazione sociale e servizi alla persona. L’esperienza di Cadiai, il Mulino, Bologna 2007.
  • 2009 Gloria Chianese (a cura di), Mondi femminili in cento anni di sindacato, Ediesse, Roma 2008.
  • 2010 Anna Badino, Tutte a Casa? Donne tra migrazione e lavoro nella Torino degli anni sessanta, Viella, Roma 2008.

 

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