150° anniversario dell’Unità d’Italia. “…se non siam uni”. Chiesa e Laicità – Firenze, 3.04.2011

lezione3

Pubblicato il 27 Marzo 2011

lezione3Firenze, 3 aprile 2011 ore 10.30

Chiesa e Laicità 
Non possiamo non dirci laici

Anna Scattigno (Società Italiana delle Storiche)
Annibale Zambarbieri (Università di Pavia)

L’Italia è, oggi, un Paese laico? Molti, tutt’ora, se lo chiedono, a fronte dell’indiscutibile influenza che la Chiesa cattolica continua ad esercitare sulla vita politica nazionale: al di là – si sostiene – del legittimamente rivendicato, e del resto ampiamente riconosciuto, diritto di magistero spirituale. Il venir meno, agli albori degli anni ‘90, di un partito di dichiarata ispirazione cristiana come la Dc, e la conseguente diaspora dei cattolici nei partiti della cosiddetta Seconda Repubblica, non pare aver risolto la questione, anzi. Una  questione che affonda le radici nel potere temporale dei Papi, e che, fin dai prodromi del processo unitario, si pone, per l’erigendo Stato Italiano, come snodo cruciale e vertenza ineludibile: dal cavouriano “libera Chiesa in libero Stato” ai “non possumus” e “non expedit” di Pio IX, dal vulnus di Porta Pia alle leggi Siccardi, dai Patti lateranensi del 1929 al nuovo Concordato Craxi-Casaroli del 1984. E’ una storia con tanti capitoli, fra luci ed ombre: il Partito Popolare di don Sturzo, la Dc di De Gasperi, i Comitati civici di Gedda, le ricorrenti polemiche sulle scuole e le case di cura “private”, il catto-comunismo, i referendum sul divorzio e sull’aborto, il nuovo “integrismo” di Comunione e Liberazione.
Fino al muro contro muro degli ultimi anni sul testamento biologico e l’eutanasia, sulla fecondazione assistitita e le unioni omosessuali, le pressioni e le concessioni sul e dal sistema dei partiti e delle lobbies politiche. La domanda, che non vuole ssere retorica, resta tuttavia legittima.
L’Italia, è, oggi, un Paese laico?

 

Dove:
Salone delle Feste – Palazzo Bastogi
via Cavour 18
Firenze

 

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