Mercoledì 15 ottobre 2014 è morta Mariella Gramaglia, donna che molte di noi hanno avuto vicina e accanto per un pezzo importante della nostra storia. Una storia iniziata in quello straordinario laboratorio che è stato «Memoria. Rivista di storia delle donne» a cui Mariella partecipò lasciando un’impronta indelebile. Mariella è stata femminista della prima ora e ha continuato a stare dalla parte delle donne, cercando sempre nuovi modi, per tutta la sua vita. È stata giornalista (tra i suoi primi incarichi a “il Manifesto”come non ricordare gli articoli dedicati al “processo del Circeo”?), artefice delle prime importanti trasmissioni RAI dedicate alle trasformazioni dei modelli femminili, tra le fondatrici e direttrice di “Noi donne”, autrice per “Leggendaria”, ma anche, negli ultimi anni, redattrice di InGenere. Ha ricoperto con serietà e rigore importanti incarichi politici e istituzionali, parlamentare della Sinistra indipendente negli anni Novanta e Assessora alle politiche per la semplificazione e le pari opportunità del Comune di Roma, negli anni Duemila. Viaggiatrice incallita, spinta dal bisogno della ricerca, era arrivata dopo queste esperienze politiche in India, maturando un’esperienza che l’aveva arricchita molto. È stata scrittrice, per fortuna. Di lei ci rimangono libri, articoli, saggi, recensioni, che più di tante parole testimoniano e testimonieranno la complessa galassia racchiusa nella sua vita. Per quante/i fossero interessate/i ricordiamo che la camera ardente, allestita in Campidoglio nella sala della Protomoteca, è aperta il 17 ottobre dalle 10 alle 18 e alle 15 è prevista una cerimonia di ricordo. Ciao, Mariella
Le amiche della SIS