La Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea e la Società Italiana delle Storiche sono stupite dalla sprovvedutezza della proposta di legge presentata dalla onorevole Carlucci il 18 febbraio 2011, relativa alla istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla “imparzialità” dei libri di testo scolastici. Stupisce in particolare che un membro di un partito che si definisce della libertà e sostiene di ispirarsi ai valori del liberalismo possa solo immaginare una ipotesi di questo genere.
Sfortunatamente tali controlli sono esistiti ed ancora esistono, per esempio in molte società sovietiche e post sovietiche, e nelle cosiddette “democrazie autoritarie”, che proprio della libertà hanno fatto strame a vantaggio di appelli e pratiche demagogiche. E’ dunque triste ma necessario dover ribadire, in un paese occidentale come il nostro, che le legittime divergenze di interpretazione storiografica, e i conflitti anche culturali che le accompagnano, trovano la loro mediazione nella libertà garantita dal mercato e sono connaturate alla natura aperta e democratica della nostra società, cui ripugna ogni intromissione del potere politico nella libera competizione delle idee.
(comunicato che la Società Italiana delle Storiche e la Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea hanno inviato ai giornali il giorno 13 aprile 2011, in relazione alla proposta di Legge dell’onorevole Carlucci che prevede l’istituzione di una Commissione Parlamentare di Inchiesta sulla “imparzialità” dei libri di testo scolastici)