Processi celebri e opinione pubblica – Salerno, 16.04.2012

processi-celebri-aprile

Pubblicato il 16 Aprile 2012

processi-celebri-aprileL’Osservatorio per la diffusione degli Studi di Genere e la cultura delle Pari Opportunità /OGEPO, con il Dipartimento di Studi umanistici/DIPSUM e la Società Italiana delle Storiche/SIS organizzano

PROCESSI CELEBRI E OPINIONE PUBBLICA

VIII Incontro di “Immaginario e Studi di Genere. Incontri e letture interdisciplinari

16 aprile 2012 – ore 14.30

 

Interventi:
Vitulia Ivone (OGEPO-SIS),
Mimmo Liguoro (Scuola di giornalismo -UniSa)
Guido Panico (Dipartimento di Scienze Politiche e Scienze della Comunicazione- UniSA)

Introduce:
Maria Rosaria Pelizzari
(DIPSUM-OGEPO-SIS)

La cronaca giudiziaria è un genere della comunicazione di grande importanza. Intorno ai delitti e alla loro messa in scena sul teatro giudiziario si costruiscono opinioni e senso comune, che vanno oltre il limite del puro fatto delittuoso. L’informazione e lo spettacolo televisivo sono, oggi, pervasi da storie criminali.

Il delitto narrato non è, però, un genere tipico dei tempi recenti. Nel libro di Guido Panico, L’artista e la sciantosa, si narra di un “amore criminale” nella Napoli della Belle Époque, che coinvolse tutti i giornali italiani e alcune testate straniere che intravidero l’occasione per lanciarsi in una battaglia feroce, connotata culturalmente e politicamente. Quel processo, che agitò temi come l’onore, la gelosia e la follia, ebbe per protagonista il celebre scultore Filippo Cifariello, che aveva ucciso la moglie, Maria De Browne, a sua volta assai nota per essere stata un’acclamata vedette del varietà. Questa circostanza ne giustifica solo in parte il clamore. Partendo da quel delitto che nell’estate del 1905 sconvolse l’opinione pubblica e agitò i media, Vitulia Ivone, giurista, docente di Istituzioni di diritto privato all’Università di Salerno, e Mimmo Liguoro, giornalista, docente nella Scuola di giornalismo; dell’Università di Salerno, discuteranno con lo storico Guido Panico, docente di Storia contemporanea dell’Università di Salerno, delle modalità con cui ancora oggi, sotto la spinta di vecchi e nuovi media, l’opinione pubblica si divide a lungo nella passione del giudizio di fronte a “storie maledette”, in un contesto la cui analisi conduce a una serrata discussione su importanti temi culturali.

 

 

doveDove: Campus Fisciano (SA), aula 9 Lingue

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